Il mondo degli elettrodomestici ha subìto una notevole innovazione tecnologica che ha portato numerosi vantaggi in tutte le case del mondo, soprattutto in termini di comodità ed efficienza.
Tra i prodotti che hanno fatto il loro ingresso sul mercato negli ultimi anni troviamo i vari robot aspirapolvere con mappatura integrata, diventati ormai dispositivi intelligenti e dalle dimensioni piuttosto compatte.
Rispetto ai modelli classici, i robot aspirapolvere top di gamma sono in grado di muoversi in modo autonomo e razionale all’interno degli ambienti, grazie ad un avanzato sistema di mappatura laser che consente di memorizzare qualsiasi dettaglio delle stanze e di evitare eventuali ostacoli.
Ma come si è arrivati ai robot aspirapolvere moderni con mappatura e come funzionano? Scopriamolo insieme.
L’evoluzione dei sistemi di mappatura: dai primi prototipi all’intelligenza artificiale moderna
La prima apparizione di un robot simile a quelli che conosciamo oggi risale al 1956, quando lo scrittore americano di fantascienza Robert Heinlein ne descrisse le sembianze e le caratteristiche all’interno del suo romanzo “The Door into summer”.
Pochi decenni dopo tale concetto passò dall’immaginazione alla realtà grazie all’impegno di tre robotisti americani i quali riuscirono a creare un prototipo in grado di evitare autonomamente ostacoli, anche se il suo utilizzo fu rivolto unicamente al mondo militare.
Nel 2002 gli stessi ingegneri fondarono l’azienda iRobot e iniziarono a produrre una versione modificata del loro robot, rendendolo adatto ad un utilizzo domestico. Da allora l’evoluzione degli aspirapolvere robot ha subìto una notevole accelerazione verso il futuro, portando continue innovazioni e sfruttando costantemente tutte le nuove tecnologie del mondo informatico.
L’intelligenza artificiale ha ricoperto un ruolo importante in questa crescita in quanto grazie ad essa è stato possibile unire le classiche capacità di pulizia di un comune aspirapolvere con quelle di un potente computer in grado di “ragionare” e prendere decisioni in modo autonomo, sfruttando i dati rilevati in tempo reale dai sensori installati.
Come funziona la mappatura
Un normale robot aspirapolvere svolge le varie operazioni di pulizia in modo autonomo e, nel caso dei dispositivi di ultima generazione, il funzionamento si basa sullo sfruttamento di un sistema intelligente in grado di effettuare una mappatura laser degli ambienti in tempi molto rapidi e con estrema precisione.
Esiste anche un altro tipo di mappatura (con videocamera) la quale sfrutta la registrazione video di due o più telecamere poste sul robot per memorizzare gli spazi, ma si tratta ormai di una tecnologia obsoleta e quasi del tutto abbandonata.
Per avviare la mappatura basta accendere il robot aspirapolvere (o lavapavimenti) e selezionare l’apposita modalità tramite un pulsante che solitamente è posto sul telaio stesso, o tramite l’app dedicata scaricabile gratuitamente dal proprio Store.
Una volta avviata la funzione, il robot effettuerà una meticolosa
perlustrazione degli ambienti memorizzando in tempo reale dimensioni ed eventuali ostacoli o dislivelli. Tutto ciò avviene grazie ai diversi sensori posti al di sotto della scocca esterna.
Tra i più importanti troviamo i sensori di dislivello e di prossimità. Il primo ha il compito di segnalare al robot la presenza di eventuali scale mentre il secondo interviene per segnalare la presenza di pareti e altri ostacoli di grandi dimensioni. Entrambi permettono di evitare eventuali urti o cadute che potrebbero danneggiare il prodotto anche in modo grave.
Una volta che la procedura di mappatura è terminata, il robot aspirapolvere memorizza in modo automatico tutte le informazioni raccolte e da quel momento può essere utilizzato senza alcun problema procedendo con la rimozione rapida e precisa di qualsiasi traccia di sporco presente sul pavimento.
I modelli top di gamma, inoltre, presentano un’ulteriore funzionalità che permette loro di tornare alla posizione di partenza autonomamente.
Quali sono i vantaggi della mappatura
Potrebbe non sembrare immediatamente ovvio, ma la mappatura porta con sé numerosi vantaggi:
Efficienza energetica: il robot ci mette meno tempo a pulire, perché sa dove andare e non perde tempo a coprire tutta la superficie con movimenti casuali.
Questo si traduce in un minor consumo della batteria.
Pulizia migliore: i robot senza mappatura si muovono in maniera più o meno casuale e puntano a coprire in questa maniera tutta la superficie di una stanza. I robot con mappatura conoscono la superficie della stanza, dunque la coprono con precisione millimetrica garantendoti un risultato di pulizia perfetto.
Possibilità di escludere determinate aree: i modelli più avanzati consentono di agire sulla mappatura decidendo in quali stanze far pulire il robot e in quali no. In questa maniera si possono evitare barriere virtuali e porte chiuse.
Invio del robot in una determinata stanza: sei fuori casa e vuoi che il robot pulisca solo in cucina? Basta comunicarglielo tramite app. La mappatura ti consente di inviare il robot solo in una specifica stanza e farlo pulire dove decidi tu.
Miglioramento delle pulizie: man mano che il robot pulisce la casa, memorizza dati sulle zone più sporche di casa e aggiorna la mappatura. Ciò significa che nel tempo ci metterà meno tempo a pulire e concentrerà la sua azione sulle zone solitamente più sporche
Il principale vantaggio dei robot con mappatura si esplica in termini di efficienza di pulizia; un movimento logico e consapevole permette al robot di coprire con precisione tutta la superficie disponibile.
Da segnalare, infine, che oggi esistono anche molti modelli dotati di mappatura multi-livello: se hai una casa su più piani fanno al caso tuo, in quanto sono capaci di memorizzare la mappatura di ogni singolo piano.